mercoledì 16 giugno 2010

Gregario di razza

Ore 22.30


C'era una volta un calciatore che faceva il centravanti nel Manchester United, riserva del grande Ruud Van Nistelrooy; era un gregario, uno di quelli che si allenano sapendo che andranno in panchina, che non si lamentano mai e che si fanno trovare pronti quando c'è bisogno di loro; danno il cambio al campione negli ultimi minuti, quando il tecnico decide di farlo rifiatare e gli concede la standing ovation; lo sostituiscono allorquando egli è infortunato o squalificato, oppure quando il livello dell'incontro permette il turnover.

C'era una volta Diego Forlan, il gregario, che nel Manchester United di Sir Alex Ferguson si faceva notare più per il volto spigoloso incorniciato dalla chioma bionda che per le prodezze; appena dieci le marcature, in tre anni con Red Devils; poi, con l'arrivo in Spagna, nella dimensione più “umana” del Villareal, Forlan ha trovato lo spazio necessario per mostrare quel che aveva imparato in Argentina e che a Manchester, all'ombra di Ruud, non aveva dimenticato: far gol.

Quanto sia cresciuto, dai tempi di Manchester, lo dicono i numeri di una carriera in crescendo: pichichi e scarpa d'oro nel 2005, col Villareal, e nel 2009, con l'Atletico Madrid; quest'anno ha già vinto la Coppa Uefa, trascinando letteralmente l'Atletico nella finale, dove ha segnato una doppietta che gli si leggeva in faccia, nelle gambe, nei movimenti, ancor prima che venisse battuto il calcio d'inizio.

Nel tempo Forlan è diventato anche una colonna della Celeste; a trentun anni gioca il suo secondo mondiale, all'apice della carriera, e sono lieto che sia lui ad aver segnato la prima doppietta di Sudafrica 2010.

Le due reti di Forlan e quella di Pereira, a tempo scaduto, dimostrano la superiorità dell'Uruguay sulla debole formazione di casa; c'è poco, oltre alla buona volontà, nei Bafana Bafana; la loro occasione l'hanno avuta sei giorni fa, al debutto, passando in vantaggio col Messico; la via per gli ottavi, ora, passerebbe attraverso un'improbabile vittoria contro la Francia.

A proposito di Francia, che gioca domani, i transalpini dovranno fare grande attenzione: un eventuale passo falso col Messico potrebbe non essere più recuperabile nella terza partita.

Honduras – Cile 0 – 1 [Beausejour]

Spagna – Svizzera 0 – 1 [Fernandes]

Sudafrica – Uruguay 0 – 1 [Forlan, Forlan rig., Pereira]

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